Esercitazioni pratiche (EX)
Obiettivi
Al termine del corso gli studenti otterranno:
- una conoscenza approfondita dei diversi modelli teorico-operativi di mediazione dei conflitti, privilegiando l’orientamento (ispirato al modello umanistico) che presenta la necessaria flessibilità per poter essere dispiegato efficacemente nei più significativi ambiti applicativi: familiare, penale, lavorativo, sanitario e scolastico;
- un affinamento delle capacità di osservare e leggere le dinamiche d’innesco e quelle dell’escalation della relazione o interazione conflittuale, nonché i rapporti tra conflitto e violenza, grazie alla conoscenza degli spunti proposti da studi afferenti a discipline diverse (psicologia, sociologia, criminologia, vittimologia, ecc.);
- la padronanza delle peculiarità del conflitto – e della sua gestione – in ambito familiare, penale, sanitario, lavorativo, sociale e scolastico, quale premessa per comprendere le differenze tra i modi tradizionali di gestione delle controversie (in primo luogo, quello giudiziario) e quello mediativo, nonché, all’interno di quest’ultimo, le differenze tra i modelli caratterizzati da un approccio problem solving, maggiormente incentrati sull’oggetto e sul merito del conflitto, e quelli, cosiddetti umanistici e/o trasformativi, che focalizzano l’attenzione sul rapporto tra le parti e tra queste e il mediatore.
Programma
- Aspetti cognitivi, comportamentali ed emotivi del conflitto:
- Le principali dinamiche relazionali e sociali di innesco del conflitto.
- Il bisogno di riconoscimento e la sua negazione.
- L’orfanilità del conflitto.
- L’escalation del conflitto: irrigidimento delle posizioni, rappresentazioni mentali negative, tendenze interpretative rigide, percezione selettiva delle informazioni e bias cognitivi, spersonalizzazione e de-umanizzazione, “sequestro emozionale”, compromissione selettiva della cosiddetta “intelligenza emotiva”, la comunicazione verbale e non verbale tra le parti e la loro sfiducia nella comunicazione, “meccanismi mentali di “autogiustistificazione” ovvero di “disimpegno morale”.
- La tendenza espansiva del conflitto e le complesse relazioni tra le parti e i terzi, incluso il mediatore formale o informale.
- Il conflitto e la violenza.
- La mediazione in generale.
- Principali differenze tra mediazione e giudizio.
- La mediazione e le ADR (Alternative Dispute Resolution).
- I principali modelli di mediazione: caratteristiche, origini e diffusione.
- I modelli collaborativi-negoziali (tesi a promuovere la risoluzione del conflitto, sancita dalla conclusione di un accordo formale o informale, attraverso il ricorso a tecniche di negoziazione e di problem solving) e i modelli centrati sull’ascolto e sul riconoscimento delle persone in conflitto: le premesse concettuali alla base delle diverse impostazioni di mediazione; significati e implicazioni della neutralità e della natura avalutativa della mediazione nei diversi paradigmi di mediazione; l’ascolto nelle diverse impostazioni di mediazione; le condizioni di fattibilità della mediazione; il modello Ascolto e Mediazione.
- La mediazione familiare e la mediazione sociale.
- La mediazione penale come strumento di Giustizia Riparativa.
- La mediazione sanitaria.
- La mediazione in ambito organizzativo-lavorativo.
Esame
La valutazione consisterà in una prova pratica, consistente nella presentazione delle diverse possibilità di gestione di un caso concreto, con relativa discussione sulle implicazioni operative e sulle premesse teoriche dell’approccio proposto dallo studente.
Bibliografia
- Castelli S. (1996), La mediazione, Raffaello Cortina, Milano.
- Morineau J. (2000), Lo spirito della mediazione, Franco Angeli, Milano.
- De Palma A., Quattrocolo A. (2009), La mediazione tra medico e paziente: un intervento imparziale sul fenomeno crescente del contenzioso per responsabilità professionale medica, Athena Medica s.r.l., Modena.
- D’Alessandro M., Quattrocolo A. (2015), L’ascolto e la mediazione (umanistico-trasformativa) nei conflitti familiari, in La Giustizia Sotenibile vol. VIII (pag. 273-286), Aracne, Roma.
- Gaddi D., Marozzi F., Quattrocolo A. (2003), Voci di danno inascoltate: mediazione dei conflitti e responsabilità professionale medica, Rivista Italiana di Medicina Legale, XXV, anno 2, fasc.5, 2003. pp.839-856.
- Quattrocolo A., D’Alessandro M. (2021), Ascolto e Mediazione. Un approccio pragmatico alla gestione dei conflitti, Franco Angeli srl, Milano.
- Quattrocolo A. (2005) La mediazione trasformativa, in Quaderni di mediazione, Puntodifuga Editore, anno I, n.1.