Fobie e realtà virtuale: gli studi della Sigmund Freud University

Alla Sigmund Freud University di Milano stiamo conducendo degli studi scientifici sulle fobie grazie a sistemi che integrano la realtà virtuale con sensori per misurare alcuni parametri psicofisici. Gli esperimenti vengono realizzati nel nostro laboratorio tecnologico: una struttura che è già regolarmente utilizzata sia per la didattica sia per le ricerche dei progetti di tesi del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia e che verrà ulteriormente ampliato nel prossimo autunno.

Il metodo sperimentale è abbastanza semplice: i partecipanti indossano un visore 3D che riproduce filmati iperrealistici di situazioni in grado di scatenare una reazione fobica in un soggetto predisposto, ad esempio ragni minacciosi che corrono verso il proprio corpo. Mentre il partecipante assiste al video, dei sensori biometrici misurano la sua reazione emotiva dal punto di vista psicofisiologico e cioè registrando la frequenza del battito cardiaco e l’intensità della trasduttanza cutanea, parametro che indica la conducibilità elettrica della pelle, che a sua volta indica il grado di sudorazione. Al termine della visione vengono realizzate delle misurazioni psicometriche e cioè viene chiesto al soggetto di rispondere a questionari specifici per lo studio delle fobie. L’idea centrale è integrare la conoscenza degli aspetti psicologici e fisiologici che entrano in gioco nei disturbi fobici per progettare terapie più efficaci.

Il laboratorio tecnologico della SFU

La Sigmund Freud University di Milano si è dotata di un piccolo, ma efficiente laboratorio tecnologico a disposizione degli studenti per sperimentare concetti appresi a lezione o per sviluppare le ricerche su cui si baseranno i progetti di Tesi di Laurea. L’innovazione è uno dei nostri pilastri formativi, insieme al rigore scientifico e all’attenzione per gli aspetti applicati e clinici della psicologia. Sulla base dei risultati della ricerca internazionale vediamo nella tecnologia digitale uno strumento molto promettente per lo sviluppo della psicologia del futuro.

Il laboratorio è stato voluto proprio per permettere ai nostri studenti di sperimentare fin da subito questi aspetti e l’abbiamo collocato accanto alle aule per la didattica per incoraggiarne l’utilizzo fin dai primi anni del Corso di Laurea Triennale in Psicologia e del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia. Al suo interno abbiamo installato alcuni sistemi tecnologici semplici, ma efficaci come appunto i caschi per le realtà virtuale, ma anche dispositivi per la misurazione delle reazioni enterocettive e cioè della sensazioni corporee interne, che riteniamo possano giocare un ruolo importante nei disturbi alimentari. Le tecnologie digitali sono particolarmente utili per lo studio delle fobie e per questo abbiamo prodotto e archiviato una libreria di stimoli visivi realistici specifici per le varie fobie: non solo ragni, ma anche strapiombi e cornicioni, ascensori bloccati e aerei in picchiata. Le tecnologie digitali sono promettenti anche per la terapia delle fobie, perché sembra possano essere utili per aiutare il soggetto a “immunizzarsi” gradualmente verso l’oggetto della propria fobia.

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