Il Parco Segantini: oasi verde creata dai cittadini

Ogni angolo di prato, ogni albero e ogni aiuola sono preziosi per il benessere di chi vive in una metropoli densa e congestionata come Milano. Vicino alla Sigmund Freud University c’è un parco con una particolarità in più: è gestito direttamente dai cittadini in collaborazione col Comune. Si tratta del Parco Segantini, racchiuso tra via Segantini, piazza Belfanti, viale Liguria, via Dei Crollalanza e via Argelati. Estesa su circa 90 mila metri quadri, l’area faceva parte dell’Istituto Sieroterapico Italiano, ma era rimasta abbandonata per molti anni finendo in un progressivo degrado. Dal 2012 un gruppo di abitanti ha fatto sì che venisse trasformato in un parco, secondo il modello dei Giardini Condivisi. Da allora sono nate diversi progetti, tra cui collaborazioni con centri diurni per malati di Alzheimer e attività che coinvolgono persone con disabilità mentali. Per maggiori informazioni si può consultare il sito ufficiale del Parco Segantini.

 

I Giardini condivisi

Dal 2012 il Comune di Milano promuove la creazione di “Giardini condivisi”, intesi come aree verdi affidate in gestione ad associazioni no profit. Normalmente si tratta di terreni comunali rimasti inutilizzati per mancanza di fondi, ma in alcuni casi possono essere privati. Da allora ne sono nati una decina, ognuno con un’identità tutta sua: c’è chi punta sugli orti comunitari, chi sulle attività culturali e chi ancora sulla creazione di oasi naturalistiche. Ce ne sono in pieno centro, infilati tra palazzi storici e in periferia, all’ombra di abbazie medievali o massicciate ferroviarie. Nel loro insieme costituiscono una grande risorsa per gli abitanti perché, insieme all’ossigeno, offrono un’occasione di svago e socializzazione. Per maggiori informazioni si può consultare la pagina dei Giardini Condivisi sul sito del Comune di Milano.

 

Orti e giardini come terapia

Il contatto con la natura è un elemento importante per il benessere fisico e psicologico. Già solo passeggiare in un bosco o in un giardino contribuisce ad abbassare lo stress e a liberare energie positive. Un passo ulteriore è svolgere un’attività pratica con le piante: se fatto nel modo giusto, guidati da esperti formati nell’ambito delle scienze psicologiche e mediche, far crescere rose o coltivare pomodori può diventare una vera e propria terapia. In questi casi si parla di Garden Therapy o Horticultural Therapy e i giardini realizzati con questo obiettivo sono considerati degli Healing Garden. Un settore d’applicazione particolare sono le case di riposo per anziani, in particolare con Alzheimer e demenza, ma ci sono buone esperienze anche nel recupero di persone con disabilità mentali o traumi psicologici. Un punto di partenza per approfondire la conoscenza di questo settore sono i siti di AHTA e Healing Gardens.