Lo psicologo clinico digitale è una nuova figura professionale legata all’area della Psicologia in forte sviluppo in questi ultimi anni; la letteratura più recente evidenzia infatti l’efficacia delle nuove tecnologie nell’attività clinica dello Psicologo.
Lo Psicologico digitale avrà quindi le stesse competenze di uno Psicologo clinico, ma avrà anche le capacità necessarie per poter usare strumenti tecnologici nella clinica, nella cura, nella prevenzione, nella riabilitazione e nell’apprendimento. Avrà inoltre competenze in merito allo sviluppo di applicazioni interattive e user friendly, e sarà in grado di trattare il disagio aumentando la compliance e l’engagement del paziente, intercettando inoltre le possibili nuove forme di disagio psicologico in modo rapido e preciso.
Cos’è la Psicologia digitale?
La Psicologia digitale è l’area della psicologia che si prefigge di indagare e comprendere i cambiamenti che la diffusione di nuove tecnologie sta apportando nei comportamenti, nelle modalità di apprendimento, nei fenomeni psicologici, nelle tecniche diagnostiche e riabilitative.
Cosa ha studiato lo Psicologo clinico digitale?
Lo Psicologo clinico digitale ha conseguito una Laurea triennale in Psicologia e successivamente si è specializzato in una Laurea magistrale in Psicologia che all’interno del piano di studi affronta e approfondisce i legami tra Psicologia e Tecnologie: scopri il piano di studi del nostro Corso di Laurea magistrale, indirizzo in Psicologia digitale.
Gli obiettivi del percorso di studi con indirizzo in Psicologia digitale sono:
- conoscenza teorica della Psicologia digitale;
- conoscenza dei cambiamenti sociali, psicologici e mentali generati dagli sviluppi tecnologici;
- utilizzo di nuovi strumenti digitali a disposizione dello Psicologo integrandoli con i modelli classici;
- competenze specifiche relative ai modi in cui le tecnologie possono essere progettate e utilizzate per realizzare strumenti diagnostici e terapeutici a supporto dell’attività degli Psicologi;
- conoscenza in grado di individuare, trattare e prevenire le nuove forme di disagio psicologico dovuto all’uso eccessivo o problematico della tecnologia.
Per poter adoperare i nuovi strumenti tecnologici nella pratica clinica è necessario infatti conoscerne potenzialità, rischi, benefici e modalità di impiego.
Lo Psicologo, una volta terminato il Corso di Laurea può scegliere di continuare la sua formazione attraverso una Scuola di specializzazione in Psicoterapia per diventare Psicoterapeuta.
Dove opera lo Psicologo clinico digitale?
Lo Psicologo clinico digitale opera in contesti in cui vengono erogati servizi di assistenza e cura psicologica, integrando i modelli e gli approcci classici della Psicologia con le nuove competenze e gli strumenti tecnologici a disposizione: alcuni esempi di tecnologie a disposizione dello Psicologo possono essere l’E-Therapy, i videogame e serious game, la realtà virtuale, la robotica e l’intelligenza artificiale, il neuromarketing, il biofeedback e il neurofeedback. Il contesto lavorativo più classico è quello dello studio privato, ma è importante citare anche strutture pubbliche, enti locali o territoriali dove l’integrazione della nuova strumentazione sviluppata potrebbe avere grandi benefici sui pazienti in carico.
Lo Psicologo digitale può operare inoltre presso Istituti di ricerca e laboratori dove può approfondire, sperimentare e sviluppare tecnologie innovative utili nelle varie forme di applicazione in campo psicologico.
Altri contesti lavorativi possono essere più prettamente aziendali, dove potrebbe essere richiesta la competenza di uno Psicologo digitale all’interno di team multidisciplinari in tema di sviluppo di applicazioni oppure attività di consulenza in ambito di trasformazione digitale, valutazioni di rischio-processi-salute-sicurezza.
Di cosa si occupa lo Psicologo clinico digitale?
La Psicologia digitale è quindi quell’area specifica che, attraverso la nuova figura dello Psicologo digitale, si occupa di:
- Promozione del benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità usando le più nuove tecnologie a disposizione;
- Interventi nel trattamento del disagio psicologico con tecniche innovative, aumentando la compliance e l’engagement del paziente;
- Progettazione e sviluppo di tecnologie e/o applicazioni interattive e user friendly;
- Consulenza in ambiti come la trasformazione digitale, lo sviluppo di tecnologia positiva e le valutazioni di rischio, processi, salute o sicurezza.