Il Mercatone dell’Antiquariato del Naviglio Grande

Un oggetto d’antiquariato ha un fascino profondo: è come se aspettasse il suo compratore per raccontargli una storia. O forse è il suo spudorato atto di disubbidienza alla tirannia moderna dell’utile e razionale. Fatto sta che i mercatini vanno sempre più di moda e uno dei più impotanti d’Italia si tiene proprio vicino alla Sigmund Freud University: il Mercatone dell’Antiquariato del Naviglio Grande. La prossima data sarà domenica 17 dicembre, in preparazione al Natale. Che sia appassionato o meno di vecchi mobili o libri antichi, uno studente di psicologia può trarne diversi stimoli di riflessione.

 

Antiquariato e modernariato sul Naviglio

Ogni ultima domenica del mese 380 espositori selezionati provenienti da tutta Italia e dall’estero si danno appuntamento sul Naviglio Grande per l’ormai tradizionale Mercatone dell’Antiquariato. Le bancarelle sono aperte dalle 9 alle 18 lungo le vie Alzaia Naviglio Grande e la Ripa di Porta Ticinese, nel tratto che va dalla Darsena al ponte di via Valenza, e nelle vie Casale, Corsico e Pasquale Paoli. Collezionisti e appassionati di oggetti antichi possono curiosare tra pezzi d’antiquariato, modernariato, collezionismo e abbigliamento vintage. Si può trovare praticamente di tutto: dai mobili agli orologi, dalle  porcellane ai gioielli, dai giocattoli alle radio fino ai pezzi da collezione più introvabili. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione del Naviglio Grande.

 

L’anima degli oggetti

Passeggiando per un mercato delle pulci si diventa tutti un po’ come Proust con le sue madeleine: impossibile non rivivere la magia dell’infanzia ritrovando quel vecchio giocattolo di cui avevamo un glorioso esemplare da piccoli. O non risentire i tumulti dell’adolescenza riascoltando quell’impresentabile pezzo pop che rinnegheremmo fino alla morte di aver ascoltato e riascoltato in vinile. Oppure si viaggia di pura fantasia, toccando un pugnale arrugginito o sfiorando un gioiello decisamente fuori moda. Tutto ciò è innegabilmente psicologia. La forza dell’antiquariato sta nel far scattare contemporaneamente molteplici processi mentali ed emotivi: il ricordo, lo stupore, il collezionismo, il feticismo o la semplice curiosità. Per chi studia psicologia, andar per mercatini può diventare un gioco intellettuale o persino un possibile stimolo alla ricerca. E se la malinconia diventasse troppo forte, può tornare utile l’opinione di Richard Burton: “Tutti noi lottiamo per non diventare antiquariato”.