Psicologia e astronauti: ‪A Human Adventure, in mostra la sfida allo spazio‬

‪Lo spazio è uno dei grandi motori dell’immaginazione umana, stimolo inesauribile alla creatività di poeti, artisti, filosofi e scienziati. Se per millenni le profondità del cielo hanno ispirato il pensiero umano, da qualche decennio l’uomo ha cominciato a esplorarlo fisicamente, spingendo sempre più avanti le frontiere della conoscenza scientifica. Una mostra in corso fino a domenica 4 marzo allo Spazio Ventura XV, zona Lambrate, ci permette di avvicinarci al mondo delle esplorazioni spaziali, grazie a un percorso espositivo che riunisce reperti unici delle missioni NASA. Una sezione particolare è dedicata alla preparazione psicofisica degli astronauti, al cui interno gioca un ruolo importante la psicologia.‬

300 reperti originali

‪La mostra A Human Adventure riunisce circa 300 oggetti originali provenienti dai programmi spaziali NASA, prestati dal Cosmosphere International Science Education Center, dallo Space Museum e dallo U.S. Space & Rocket Center. Si tratta di attrezzature, strumenti e mezzi originali, molti dei quali sono stati nello spazio nel corso di missioni. Il percorso è suddiviso in più sezioni, dedicate al fascino dello spazio su artisti, poeti e filosofi, ai pionieri dell’esplorazione spaziale, alla corsa allo spazio durante la Guerra Fredda, alla vita e al lavoro di ricerca durante le missioni e alle tecnologie sviluppate nello spazio, molte delle quali hanno avuto applicazioni importanti anche nella vita sulla terra. Una parte è tutta dedicata alla preparazione psicofisica degli astronauti, tra cui l’allenamento psicologico. All’esposizione si accede attraverso una suggestiva riproduzione del ponte di accesso al razzo Saturn V dalla rampa di lancio Cape Canaveral. Tutte le informazioni sono pubblicate sul sito ufficiale di A Human Adventure.  ‬

Psicologia per astronauti‬

‪Oltre alla preparazione scientifica e alla costituzione fisica, uno dei primi criteri di selezione degli astronauti sono le caratteristiche psicologiche. Un buon esploratore dello spazio deve prima di tutto avere sangue freddo e capacità di mantenere la concentrazione sotto stress. Importantissima anche la predisposizione al lavoro di squadra e alla risoluzione dei conflitti, visto che a bordo delle navicelle o della Stazione Spaziale Orbitante si vive a stretto contatto con altri colleghi per lunghi periodi. Da sfondo a tutto questo ci deve essere l’istinto a conoscere l’ignoto. Ogni missione ha un proprio team medico al cui interno operano psicologi con il compito di monitorare la salute mentale dei membri dell’equipaggio e promuoverne il benessere e la performance. In alcuni casi possono esserci psicologi anche fra i ricercatori, per condurre ricerche su come la vita nello spazio influisce sui processi mentali. Spesso l’allenamento psicologico prima delle missioni è svolto in centri di ricerca in luoghi remoti che riproducono le condizioni d’isolamento dello spazio, come il Polo Sud o le grotte sotterranee. Per approfondire, si può consultare questa pagina del sito della Agenzia Spaziale Europea e il sito divulgativo Space Awareness, sostenuto da un programma della Comunità Europea.

 

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