Psicologia e sport: il pattinaggio su ghiaccio a Milano

Tecnica ed espressività, slancio e concentrazione, autoanalisi e fiducia in se stessi: il pattinaggio artistico su ghiaccio è uno di quegli sport che richiede un allenamento psicologico altrettanto rigoroso di quello fisico. Per arrivare a danzare e compiere piroette a tempo di musica su una superficie dura, fredda e scivolosa è necessario acquisire una forte capacità di controllo dello stress: ancor più se non si deve perdere il sorriso verso il pubblico. In questi giorni a Milano sono disponibili diverse piste: un’ottima occasione per sperimentare uno fra i più classici sport invernali.

 

Le piste invernali

Il tempio del pattinaggio su ghiaccio milanese è lo stadio del ghiaccio Agorà. A gennaio sono attive diverse piste all’aperto, ecco le principali e i relativi orari: piazza Gae Aulenti (fino al 25 febbraio, tutti i giorni dalle 10 alle 24, il sabato fino all’1), piazza Beccaria (fino al 21 gennaio, tutti i giorni dalle 10 alle 24, nei festivi fino alle 2), largo Beltrami (fino al 31 gennaio, tutti i giorni dalle 10 alle 24, nei festivi fino alle 2), largo Cairoli (fino al 31 gennaio, tutti i giorni dalle 10 alle 22, fino alle 23 nei festivi), ai Bagni Misteriosi (fino al 28 gennaio, tutti i giorni dalle 16:30 alle 19:30, nei festivi dalle 10:30 alle 19:30) e in piazza Città di Lombardia (fino al 28 gennaio, tutti i giorni dalle 16 alle 21, dalle 11 alle 21:30 festivi e prefestivi. 24 dicembre:11-18; 25 dicembre: 16-21:30). A queste si aggiunge una doppia pista coperta ai Giardini Montanelli (fino al 7 gennaio, tutti i giorni dalle 10 alle 21).

 

Psicologia del pattinaggio

La psicologia dello sport studia i processi cognitivi, emotivi e comportamentali legati alla pratica sportiva e all’esercizio fisico, sia come singoli che come squadre. Le sue applicazioni spaziano dal miglioramento della performance degli atleti professionisti alla tutela del benessere psicofisico di chiunque faccia sport. Per quanto riguarda il pattinaggio artistico su ghiaccio, fra gli obiettivi principali del supporto psicologico vi è il mantenimento della concentrazione nonostante le distrazioni date dalla musica, dall’allenatore e dal pubblico, la gestione dello stress legato alle difficoltà tecniche dei movimenti, la focalizzazione sul singolo passaggio che si sta eseguendo e il mantenimento della fiducia in se stessi nonostante il pericolo di errori e cadute.

 

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