La terapia cognitivo-comportamentale per il disturbo d’ansia sociale in bambini e ragazzi

Il Disturbo d’Ansia sociale è una forma ansiosa acuta che colpisce tra il 5 e il 10% di bambini e ragazzi, compromettendone i risultati scolastici e, cosa ancor più rilevante, la serenità delle relazioni e la qualità della vita sociale. Come per tutti i disturbi psicologici dell’età dello sviluppo, anche in questo caso è molto importante riuscire a individuarlo al comparire dei primi sintomi, in modo da poter intervenire efficacemente con una psicoterapia evitando che il problema di aggravi e cronicizzi. Come per per tutti i disturbi d’ansia, anche in questo caso il trattamento considerato più efficace è quello cognitivo-comportamentale, che vede nella carenza di abilità sociali una distorsione cognitiva che porta il minore ad isolarsi ulteriormente, peggiorando il disagio e l’intensità dell’ansia. Molti studi si sono occupati di valutare e quantificare l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale sui disturbi d’ansia nell’età dello sviluppo, ma finora nessuno si era concentrato sul Disturbo d’Ansia sociale. Uno studio ha fatto il punto su questo aspetto particolare, ad esso ha contribuito ampiamente Simona Scaini, Vice-direttore del corso di Laurea triennale in Psicologia.

 

L’importanza di sviluppare le abilità sociali

La ricerca “A comprehensive meta-analysis of cognitive-behavioral interventions for social anxiety disorder in children and adolescent”  consiste in una meta-analisi di tutti gli studi pubblicati nel mondo sull’efficacia della terapia cognitiva comportamentale nel trattamento del Disturbo d’Ansia Sociale in bambini e adolescenti. Il risultato principale è la conferma dell’efficacia di questo approccio terapeutico nella cura del Disturbo d’Ansia Sociale nei minori. Un secondo aspetto messo in evidenza è la maggiore efficacia dell’intervento terapeutico quando viene somministrato in contesti scolastici, forse anche perché a scuola vengono condotti degli screening periodici e sistematici su tutti gli studenti per cui eventuali soggetti a rischio sono individuati e trattati più tempestivamente, senza bisogno che siano loro a decidere di rivolgersi al terapeuta e in generale all’interno di una cornice meno valutante. Un ulteriore aspetto individuato dalla ricerca è l’efficacia, per il trattamento dell’ansia sociale, di un training di abilità sociali, ossia un programma di insegnamento e potenziamento delle abilità sociali. Un aspetto che invece è stato considerato non particolarmente rilevante ai fini dell’efficacia del trattamenro è il coinvolgimento dei genitori nel programma terapeutico dei bambini. La ricerca è stata realizzata nel 2016 da Simona Scaini, Raffaella Belotti, Anna Ogliari, Marco Battaglia.

 

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