La Terapia Cognitivo-Comportamentale è ancora la prima scelta nel trattamento dei disturbi d’ansia: Disturbo di Panico, Disturbo d’Ansia Sociale, Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Disturbo d’Ansia Generalizzata e Disturbo da Stress Post Traumatico.
Introdotta negli anni Sessanta e progressivamente aggiornata, la sua efficacia risulta essere sempre più confermata dai risultati terapeutici e dal progredire dell’analisi teorica. Pur nei diversi livelli di efficacia raggiunti a seconda del disturbo d’ansia e della tecnica adottata, la Cognitive Behavioural Therapy o CBT si rivela la terapia non solo più efficace, ma anche quella più rapida nell’ottenere risultati e con gli effetti più duraturi.
Dal punto di vista del suo funzionamento, la CBT mira a eliminare i timori esagerati connessi ai Disturbi d’Ansia, insieme ai comportamenti di controllo ed evitamento che li accompagnano e che ne favoriscono il mantenimento. Il suo punto di forza consiste nel basarsi su un modello teorico solido e dimostrato scientificamente: un ampio e approfondito studio condotto da quattro importanti docenti della Sigmund Freud University di Milano ha fatto il punto sullo stato dell’arte della CBT.
CBT: uno studio sulle meta analisi degli ultimi 15 anni
La ricerca “La Terapia Cognitivo Comportamentale dei disturbi d’ansia: una revisione degli studi d’efficacia” ha preso in esame le meta analisi sull’efficacia della CBT nel trattamento dei disturbi d’ansia pubblicate negli ultimi 15 anni. Lo studio è stato realizzato dai docenti SFU: Gabriele Caselli, Chiara Manfredi , Giovanni M. Ruggiero e da Sandra Sassaroli, Direttore del Dipartimento di Psicologia di Milano.
In linea generale, lo studio ha confermato l’efficacia della CBT sui disturbi d’ansia. Ha però anche messo in evidenza alcuni punti critici, in particolare una mancanza di progresso dell’efficacia nel corso degli anni e alcuni limiti specifici nel trattamento di alcuni singoli disturbi.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo è quello su cui sono stati raggiunti minori progressi e il motivo è l’assenza di un modello teorico solido su questo tipo di malessere. Anche il trattamento del Disturbo d’Ansia Generalizzato presenta alcune criticità, dovute soprattutto al gran numero di contenuti su cui è possibile agire, aspetto che finisce per prolungare la durata media del trattamento.
Ampiamente confermata l’efficacia su altri disturbi d’ansia, in particolare sul Disturbo d’Ansia Sociale e sul Disturbo da Stress Post Traumatico. In generale, è confermata la rapidità nell’ottenere risultati terapeutici: in genere bastano dalle 8 alle 15 sedute, escluso il processo diagnostico e di assessment preliminare. La ricerca è pubblicata nella rivista Italian Journal of Cognitive and Behavioral Psychotherapy, vol.22, n.1, 2016 (accessibile in forma completa dal catalogo editoriale online del Centro Studi Erickson).
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