Un nuovo approccio integrato per i disturbi da uso di sostanze: lo Skills Training della DBT adottato all’interno della comunità terapeutica mostra risultati promettenti
Un progetto clinico e di ricerca sviluppato presso “Casa di Lodesana” in collaborazione con la Sigmund Freud University di Milano apre nuove prospettive terapeutiche per i pazienti con disturbi da uso di sostanze (SUDs).
Trattare l’impulsività per affrontare l’uso problematico di sostanze
L’impulsività è uno dei tratti distintivi nei disturbi da uso di sostanze (DUS): agire senza riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni, incapacità di controllare gli impulsi ad agire nei momenti di forte attivazione emozionale, ricercare sensazioni intense indipendentemente dai rischi. Tratti che spesso ostacolano i percorsi di cura, rendendo difficile l’aderenza ai programmi terapeutici.
Da qui è nato lo studio “Dialectical Behavior Therapy Skills Training in Therapeutic Community”, che ha testato per la prima volta in Italia l’efficacia di un intervento integrato: lo skills training della Dialectical Behavior Therapy (DBT-ST) applicata all’interno di una comunità terapeutica residenziale.
Lo studio: un percorso di 6 mesi tra DBT e vita comunitaria
Lo studio ha coinvolto 68 pazienti con SUDs gravi, accolti nella comunità terapeutica “Casa di Lodesana”, dove per sei mesi hanno seguito un programma basato sulla DBT-ST integrato con le attività quotidiane della vita comunitaria. Il programma includeva sessioni quotidiane su mindfulness, tolleranza della sofferenza, regolazione emotiva ed efficacia interpersonale, oltre a colloqui individuali con terapeuti formati.
I risultati sono stati confrontati con due gruppi di controllo: uno composto da pazienti in attesa di trattamento ambulatoriale, e uno da persone senza disturbi psichici o da uso di sostanze.
I risultati principali
- Miglioramento delle capacità attentive: i partecipanti hanno mostrato un significativo miglioramento dell’attenzione esecutiva (misurata con test neuropsicologici). Alla fine del trattamento, le loro prestazioni risultavano simili a quelle del gruppo sano di controllo.
- Riduzione del discontrollo comportamentale su base emozionale: è stata rilevata una diminuzione significativa della positive urgency, ovvero la tendenza ad agire impulsivamente in stati di eccitazione o euforia.
- Cambiamenti moderati nella regolazione emotiva: si è osservata una leggera riduzione della disregolazione emotiva, anche se non statisticamente significativa dopo correzione per test multipli.
- Stabilità in altri ambiti dell’impulsività: alcuni aspetti dell’impulsività, come la deficit di presa di decisione o il discontrollo comportamentale in risposta all’emozionalità negativa, non hanno mostrato cambiamenti significativi nel primo ciclo di trattamento.
Perché è importante questa ricerca
Questa è la prima ricerca empirica che valuta un modello integrato di DBT in una comunità terapeutica per trattare specificamente l’impulsività nei pazienti con disturbo da uso di sostanze.
Questo studio apre la strada a una nuova integrazione tra psicoterapia evidence-based e comunità terapeutica, dimostrando che un intervento strutturato come lo DBT-ST può migliorare non solo il benessere psicologico, ma anche il funzionamento cognitivo nei pazienti con DUS severi.
La comunità terapeutica non è solo un rifugio, ma può diventare un ambiente trasformativo se integrata con protocolli psicologici validati.
Limiti e prospettive future
Lo studio si è concentrato sui primi 6 mesi di trattamento. Poiché il modello DBT completo si estende su 12 mesi, è possibile che altri cambiamenti emergano nel lungo periodo. Inoltre, future ricerche valuteranno la stabilità dei risultati nel tempo e in contesti meno protetti, come il rientro nella società.
Il contributo della SFU Milano
La ricerca è stata coordinata dal Prof. Marco Cavicchioli, docente di Psicologia Clinica alla SFU Milano, che da anni si occupa di interventi basati sulla DBT per la regolazione emotiva e l’impulsività. Il suo lavoro si inserisce pienamente nella missione clinica e scientifica della SFU: studiare e validare interventi terapeutici concreti, fondati su dati, capaci di generare impatto reale nella vita delle persone.
Articolo redatto a partire dallo studio pubblicato su Journal of Clinical Psychology (2025)
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