Il mondo universitario, tra lezioni, esami, laboratori, elaborati e tesine, può comprendere talvolta anche qualche “intoppo”: gli studenti, durante il proprio percorso di formazione, possono sperimentare episodi di ansia o panico.
Ansia da esame a attacchi di panico: cosa sono?
L’ansia da esame è caratterizzata dal timore, la paura o, addirittura il terrore, di sostenere un esame connesso alla possibilità di esito negativo percepito come intollerabile e/o connesso ad autosvalutazioni di sé. Talvolta si può innescare un vero e proprio attacco di panico che può strutturarsi successivamente come evitamento degli esami e portare ad inficiare il rendimento o ad un blocco del percorso universitario.
L’Attacco di Panico è un periodo di paura o disagio intensi in assenza di vero pericolo che si manifesta con sintomi cognitivi o somatici che raggiunge rapidamente l’apice e di breve durata, solitamente non superiore ai 10 minuti.
Quali sono i sintomi dell’attacco di panico?
I sintomi che possono caratterizzare l’attacco di panico sono: palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia, sudorazione, tremori fini o a grandi scosse, sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento, derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da se stessi), paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire, parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio), brividi o vampate di calore. Il panico può spaventare a tal punto da diventare oggetto di preoccupazione anticipatoria e causare evitamenti di tutte le situazioni che possono attivare un attacco di panico. In questo modo si innesca un problema di agorafobia, intesa come la paura relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dai quali può essere difficile (o imbarazzante) allontanarsi: questo può ridurre l’autonomia e può far rinunciare ad attività quotidiane piacevoli o utili per la soddisfazione personale.
Come imparare a gestire gli attacchi di panico?
L’approccio CBT – Cognitive Behavioural Therapy – utilizzata dai terapeuti dei Servizi Clinici Universitari, è considerata una modalità di trattamento molto efficace nella cura degli attacchi di panico. Studi condotti in diversi paesi dimostrano che più dell’80% delle persone si libera degli attacchi di panico dopo un breve periodo di trattamento.
A cura della dott.ssa Federica Gandini, coordinatore e supervisore clinico Servizi Clinici Universitari SFU Milano
scu@milano-sfu.it – 0236741324
Bibliografia
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Andrews G., Creamer M., Crino R., Hunt C., Lampe L., Page A. (2003) Trattamento dei disturbi d’ansia. Guide per il clinico e manuali per chi soffre del disturbo. Edizione italiana a cura di Guidi A., Leveni D., Lussetti M., Morosini L., Piacentini D., Rossi G.