Navigare tra i processi: il 2° Congresso Nazionale CBT-Italia esplora le nuove frontiere della terapia cognitivo-comportamentale

Introduzione al Congresso

Il 2° Congresso Nazionale CBT-Italia si è tenuto a Palermo il 18 e 19 ottobre 2024, accogliendo professionisti ed esperti della terapia cognitivo-comportamentale (CBT) da tutto il territorio nazionale. L’evento ha offerto un’opportunità preziosa per aggiornarsi, sviluppare competenze e condividere esperienze all’interno di una comunità scientifica in costante crescita. Con il tema “Navigare tra i processi”, il congresso ha invitato i partecipanti a esplorare le diverse applicazioni della CBT, mettendo in luce come i processi di cambiamento possano essere attivati per creare trattamenti sempre più personalizzati ed efficaci.

Saluti inaugurali della prof.ssa Sandra Sassaroli

La prof.ssa Sandra Sassaroli, direttrice della Sigmund Freud University di Milano e presidente di CBT-Italia, ha aperto il congresso sottolineando l’importanza di un confronto continuo tra pratica clinica ed evidenze scientifiche.

“Quando abbiamo fondato CBT-Italia, ci siamo posti l’obiettivo di creare uno spazio dove poter recuperare e sviluppare un dibattito che unisse la pratica clinica con le più recenti evidenze scientifiche”

Questo messaggio ha fatto da cornice a un evento che ha messo al centro il valore della condivisione e dell’aggiornamento continuo nella comunità CBT.

Nuove implementazioni tecnologiche nella CBT

Tra i momenti salienti del congresso, spicca il simposio “Oltre la seduta: nuove implementazioni tecnologiche per le terapie cognitivo-comportamentali”, moderato dal prof. Gabriele Caselli. Durante questa sessione, si è discusso di come la tecnologia, con l’integrazione di strumenti digitali e intelligenza artificiale, stia trasformando la pratica clinica per migliorare l’efficacia e la qualità dei trattamenti.

Il monitoraggio digitale di inTherapy

La dott.ssa Rossana Piron, direttrice clinica del servizio inTHERAPY, ha presentato l’innovativo monitoraggio digitale per raccogliere dati in tempo reale sui progressi dei pazienti. Questo approccio permette di fornire feedback personalizzati e di adattare gli interventi terapeutici in modo preciso e tempestivo, garantendo così una maggiore efficacia e personalizzazione della terapia.

Machine Learning per predire l’abbandono precoce dalla terapia

Il dott. Stefano De Francesco, docente e dottorando presso la Sigmund Freud University, ha presentato uno studio condotto con la dott.ssa Silvia Grazioli e il prof. Gabriele Caselli, sull’uso degli algoritmi di Machine Learning per prevedere il rischio di dropout e identificare i pazienti che potrebbero non rispondere al trattamento. Questi strumenti consentono di adattare le strategie terapeutiche sulla base dei dati raccolti, aumentando le probabilità di successo e riducendo il rischio di abbandono della terapia.

Intelligenza artificiale e supporto alla pratica clinica

La dott.ssa Matilde Buattini, dottoranda di ricerca presso SFU, ha concluso il simposio presentando i risultati di uno studio pilota che ha utilizzato GPT per supportare i terapeuti nella gestione di casi clinici complessi. L’uso dell’intelligenza artificiale, ha spiegato la dott.ssa Buattini, potrebbe migliorare la formulazione dei casi e fornire resoconti basati su dati concreti, contribuendo a un trattamento più efficace e personalizzato. Questo strumento ha l’opportunità di rappresentare un valido alleato per i professionisti, potenziando la loro capacità di gestire casi complessi con maggiore precisione.

Conclusione del Congresso

Il congresso si è rivelato un’importante occasione di aggiornamento e confronto per tutti i partecipanti, dimostrando come l’integrazione tra innovazione tecnologica, psicologia digitale e pratica clinica possa aprire nuove prospettive nella terapia cognitivo-comportamentale. Gli interventi hanno mostrato come le nuove tecnologie possano essere integrate in modo efficace per offrire trattamenti sempre più mirati, rappresentando il futuro della psicologia.


A cura di Alessandro Ocera, MSc e dottorando di ricerca presso la Sigmund Freud University.