Regolazione emotiva: riconoscere e gestire le emozioni per adattarsi all’ambiente

Emozioni: cosa sono e a cosa servono?

Le emozioni sono uno dei processi psicofisiologici fondamentali che ci aiutano ad adattarci all’ambiente, a raggiungere i nostri obiettivi (Eisenberg, 2000) e ad affrontare i problemi, poiché sono progettate per organizzare risposte adattive e funzionali a circostanze ambientali mutevoli, al fine di mantenere il benessere individuale (Cole & Hall, 2008; Frijda, 1986; Lazarus, 1991). Le emozioni sono utili perché ci forniscono delle informazioni importanti sullo stato delle nostre interazioni con l’ambiente circostante e favoriscono la sopravvivenza velocizzando le risposte in situazioni di pericolo (Gross et al., 2006); ma non solo, il provare ed esprimere emozioni ci aiuta a formare e mantenere le relazioni sociali, risultando cruciali per il benessere relazionale (Fischer & Manstead, 2016). Le emozioni emergono, in modo rapido e anche senza necessità di consapevolezza, in risposta a stimoli interni o esterni piacevoli o spiacevoli (Paulus et al., 2021), ovvero quando valutiamo una situazione come immediatamente rilevante per i nostri obiettivi (Gross & Jazaieri, 2014) e tendono, per loro natura, ad autoregolarsi (Cole & Hall, 2008).

Regolazione emotiva: una capacità appresa

Per adattarci all’ambiente è necessario possedere una buona capacità di regolazione emotiva. La regolazione delle emozioni è quell’abilità che implica consapevolezza, comprensione e accettazione delle emozioni, e la capacità di ricorrere in modo flessibile a strategie di regolazione emotiva appropriate per modulare le risposte emotive, per far fronte alle richieste situazionali (Gratz & Roemer, 2004; Singh & Singh, 2013). Dunque, coloro capaci di regolare le proprie emozioni sono in grado di riconoscerle, valutarle, modificarle e gestirle autonomamente e in modo socialmente appropriato (Gratz & Roemer, 2004). È grazie all’interazione con il proprio caregiver fin dalle prime fasi di vita che sviluppiamo questa capacità, diventando così adulti in grado di autoregolarci (Paulus et al., 2021).

Le strategie di regolazione delle emozioni

Le strategie di regolazione delle emozioni sono quei tentativi che mettiamo in atto per influenzare le emozioni che proviamo, quando le proviamo e come vengono vissute ed espresse (Gross et al., 2006). Solitamente utilizziamo delle strategie prima che la risposta emotiva si sia attivata totalmente, con l’obiettivo di modificare le future reazioni emotive, oppure impieghiamo delle strategie mentre l’emozione è già in corso, al fine di gestirla al meglio. Ad esempio, attraverso la rivalutazione cognitiva, un commento sgradevole ricevuto da una persona può essere rivalutato come un segno di una sua insicurezza, così da prevenire l’emergere di rabbia o tristezza. Altre strategie funzionali sono il problem-solving, l’esercizio fisico e la ricerca di sostegno (Cole & Hall, 2008; Gross et al., 2006).

Disregolazione emotiva: l’incapacità di autoregolarsi efficacemente

Tuttavia, ci sono persone che tendono a provare emozioni più durature, più frequenti e di maggiore intensità rispetto alla situazione e non riescono a gestirle in modo efficace (Gross & Jazaieri, 2014). La disregolazione emotiva, infatti, non è altro che una regolazione delle emozioni disadattiva che compromette il funzionamento emotivo (Cole & Hall, 2008). Le emozioni sono spesso inappropriate al contesto e persistono, oppure cambiano bruscamente, portandoci a mettere in atto dei comportamenti inopportuni (Cole & Hall, 2008). Talvolta i tentativi di regolazione di queste emozioni, sebbene possono sembrare utili nel breve termine, in seguito risultano inefficaci e quindi disadattive, poiché possono compromettere i rapporti interpersonali, l’impegno in attività produttive e il raggiungimento di obiettivi personali (Cole & Hall, 2008). Ad esempio, quando cerchiamo di sopprimere le emozioni inibiamo l’espressione dei comportamenti emotivi ma otteniamo un aumento paradossale delle emozioni negative e dell’arousal fisiologico (Gross et al., 2006; Hofmann et al., 2012); quando non siamo in grado di far fronte alla rabbia per un’ingiustizia subita tendiamo a ruminare rabbiosamente, finendo per alimentare la rabbia stessa e facilitando agiti aggressivi; oppure, di fronte ad un evento spiacevole lo analizziamo alla ricerca di un perché, aumentando così la tristezza (Cole & Hall, 2008).

L’impatto della disregolazione emotiva nei giovani adulti: alcuni esempi

Nell’ambito scolastico o accademico, quegli studenti incapaci a regolare in modo efficace le proprie emozioni durante gli studi possono far sì che ciò influenzi negativamente le prestazioni e il rendimento (Singh & Singh, 2013). Ad esempio, c’è chi procrastina compiti o esami per allontanarsi da una prova percepita come inaffrontabile (Steel & Klingsieck, 2016), oppure, chi si pone standard prestazionali eccessivamente elevati cercando di evitare a tutti i costi il fallimento tramite comportamenti perfezionistici (Dobos et al., 2021).

Nel contesto occupazionale, molti lavoratori sperimentano intense emozioni negative sul luogo di lavoro dovute al sovraccarico lavorativo, all’interazione con clienti, colleghi, datori di lavoro e ad un ambiente ostile e intimidatorio. Ad esempio, i dipendenti, al fine di evitare esperienze di disagio, possono sopprimere la rabbia fingendo un sorriso, oppure esprimerla tramite comportamenti aggressivi e vendicativi. Questa incapacità di gestire le proprie emozioni ha un’inevitabile impatto su prestazioni, soddisfazione lavorativa e benessere individuale (Lawrence et al., 2011; Perrone & Vickers, 2004).

Il percorso Emotional regulation di SCU

I Servizi Clinici Universitari della Sigmund Freud University offrono a coloro tra i 18 e i 30 anni un percorso mirato di consulenza psicologica chiamato “Emotional regulation”, per imparare a riconoscere e gestire le emozioni. Per maggiori informazioni, visita il nostro sito o scrivi al Contact Center!


A cura di Martina Gori MSc Sigmund Freud University e tirocinante presso Studi Cognitivi.


Scopri i Servizi Clinici Universitari

Bibliografia

Cole, P. M., & Hall, S. E. (2008). Emotion Dysregulation As a Risk Factor for Psychopathology. In Child and Adolescent Psychopathology.

Dobos, B., Piko, B. F., & Mellor, D. (2021). What makes university students perfectionists? The role of childhood trauma, emotional dysregulation, academic anxiety, and social support. Scandinavian Journal of Psychology, 62(3), 443–447. https://doi.org/10.1111/sjop.12718

Eisenberg, N. (2000). Emotion, Regulation, and Moral Development. Annual Review of Psychology, 51(1), 665–697. https://doi.org/10.1146/annurev.psych.51.1.665

Fischer, A. H., & Manstead, A. S. R. (2016). Social Functions of Emotion and Emotion Regulation. In Handbook of Emotions. Guilford Press.

Frijda, N. H. (1986). The Emotions. Cambridge University Press.

Gratz, K. L., & Roemer, L. (2004). Multidimensional Assessment of Emotion Regulation and Dysregulation: Development, Factor Structure, and Initial Validation of the Difficulties in Emotion Regulation Scale. Journal of Psychopathology and Behavioral Assessment.

Gross, J. J., & Jazaieri, H. (2014). Emotion, Emotion Regulation, and Psychopathology: An Affective Science Perspective. Clinical Psychological Science, 2(4), 387–401. https://doi.org/10.1177/2167702614536164

Gross, J. J., Richards, J. M., & John, O. P. (2006). Emotion Regulation in Everyday Life. In D. K. Snyder, J. Simpson, & J. N. Hughes (Eds.), Emotion regulation in couples and families: Pathways to dysfunction and health. (pp. 13–35). American Psychological Association. https://doi.org/10.1037/11468-001

Hofmann, S. G., Sawyer, A. T., Fang, A., & Asnaani, A. (2012). EMOTION DYSREGULATION MODEL OF MOOD AND ANXIETY DISORDERS: Review: Emotion Dysregulation Model of Mood and Anxiety Disorders. Depression and Anxiety, 29(5), 409–416. https://doi.org/10.1002/da.21888

Lawrence, S. A., Troth, A. C., Jordan, P. J., & Collins, A. L. (2011). A Review of Emotion Regulation and Development of a Framework for Emotion Regulation in the Workplace. In P. L. Perrewé & D. C. Ganster (Eds.), Research in Occupational Stress and Well-being (Vol. 9, pp. 197–263). Emerald Group Publishing Limited. https://doi.org/10.1108/S1479-3555(2011)0000009010

Lazarus, R. S. (1991). Emotion and Adaptation. Oxford University Press.

Paulus, F. W., Ohmann, S., Möhler, E., Plener, P., & Popow, C. (2021). Emotional Dysregulation in Children and Adolescents With Psychiatric Disorders. A Narrative Review. Frontiers in Psychiatry, 12, 628252. https://doi.org/10.3389/fpsyt.2021.628252

Perrone, J., & Vickers, M. H. (2004). Emotions as Strategic Game in a Hostile Workplace: An Exemplar Case. Employee Responsibilities and Rights Journal, 16(3), 167–178. https://doi.org/10.1023/B:ERRJ.0000038651.06027.03

Singh, P., & Singh, N. (2013). Difficulties in Emotion Regulation: A Barrier to Academic Motivation and Performance.

Steel, P., & Klingsieck, K. B. (2016). Academic Procrastination: Psychological Antecedents Revisited. Australian Psychologist, 51(1), 36–46. https://doi.org/10.1111/ap.12173