Cosa significa essere assertivi
La difficoltà a relazionarsi positivamente con gli altri nasce spesso dalla fatica nell’esprimere un’opinione, dal disagio nel dire di no o nel fare/ricevere una critica, dall’impossibilità di comunicare i propri bisogni, oppure dal fare tutte queste cose senza rispettare le emozioni o i bisogni altrui – ovvero dall’utilizzo di uno stile comunicativo “anassertivo”, che può essere passivo oppure aggressivo. L’assertività è invece la capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni e opinioni, senza prevaricare né essere prevaricati, utilizzando una modalità di comunicazione che sia adeguata rispetto al contesto relazionale e all’obiettivo per cui ci stiamo relazionando con l’interlocutore. Comunicare con gli altri utilizzando uno stile assertivo invia al proprio interlocutore un messaggio fondamentale, “Io valgo e tu vali”, contribuendo a generare un senso di rispetto, fiducia e apertura al dialogo, e aiutandoci ad esprimere i nostri desideri e le nostre opinioni – anche quando sono in contrasto con quelli altrui – senza sentirci in colpa o a disagio (Baggio, 2013).
Gli stili comunicativi anassertivi
Vi sono sicuramente alcune situazioni che, più di altre, possono mettere alla prova la nostra capacità di essere assertivi, come fare o rifiutare una richiesta, manifestare il proprio disaccordo, oppure formulare o ricevere una critica, situazioni nelle quali possiamo comportarci in modo eccessivamente passivo o aggressivo.
Il comportamento passivo è caratterizzato dall’incapacità di esprimere le proprie emozioni e opinioni, così come dalla difficoltà a dire di no e a prendere l’iniziativa, a causa di un forte timore del giudizio altrui. Sul momento, questo stile comunicativo permette di evitare un possibile contrasto, riducendo l’ansia che deriverebbe dal doverlo affrontare; tuttavia, nel lungo termine impedisce di soddisfare i propri bisogni, facendo emergere emozioni di rabbia e frustrazione e impattando negativamente sul proprio senso di autostima e autoefficacia. Il comportamento aggressivo, invece, si caratterizza per la tendenza ad affermare i propri diritti violando quelli altrui, ritenendo di essere sempre nel giusto ed esprimendosi in modo ostile e disprezzante nei confronti degli altri. Adottare questo comportamento comunica all’interlocutore “Tu non vali, conta solo ciò che penso e desidero io”, facendolo sentire spaventato oppure suscitando una risposta a sua volta aggressiva: in ogni caso, quindi, tale stile comunicativo ostacola la comprensione del proprio messaggio, e nel tempo può causare un senso di logoramento e isolamento sociale (Zardini & Baggio, 2013).
Un esempio pratico
Una tua compagna di corso ti chiede di vedervi e studiare insieme per un esame che avrete tra qualche giorno; tuttavia, tu preferisci studiare in solitudine e senti che questa modalità per te non sarebbe funzionale (preferenza di cui, magari, avete già discusso in passato). Cosa le rispondi?
Se adottassi un comportamento passivo, pur preferendo studiare in solitudine, accetteresti l’invito della tua collega per evitare di essere in contrasto con lei. In questo modo, però, negheresti il tuo diritto di dire di no e ti ritroveresti a studiare in una modalità a te non congeniale, aumentando inoltre la probabilità che la tua collega ti faccia la stessa proposta in futuro.
Se adottassi un comportamento aggressivo, potresti sentirti quasi offeso dalla proposta della collega (“Ma come si permette? Non lo sa che preferisco studiare da solo? Gliel’ho già detto!”), rispondendole di conseguenza in modo molto brusco. In questo modo, studieresti sì nel modo che preferisci, ma passato il momento potresti sentirti in colpa a causa del tuo comportamento.
Se adottassi un comportamento assertivo, invece, ringrazieresti la collega per l’invito declinandolo con gentilezza, spiegando che preferisci studiare da solo perché ti trovi meglio con questa modalità, magari proponendole di svolgere insieme un altro tipo di attività. Lei potrebbe sì rimanere un po’ delusa, ma al contempo comprenderebbe il tuo punto di vista, e tu ti sentiresti più efficace avendo affermato il tuo diritto a dire di no.
In cosa consiste il percorso Speak your truth?
Se fai fatica a esprimere i tuoi pensieri e i tuoi bisogni o, al contrario, tendi a farlo in modo aggressivo per paura che non vengano riconosciuti, il percorso Speak your truth potrebbe fare al caso tuo. Esso è un percorso di supporto psicologico rivolto ai giovani tra i 18 e i 30 anni, durante il quale imparerai qual è lo stile comunicativo che tendi ad adottare e in che modo può ostacolare le tue relazioni interpersonali, e allenerai le tue abilità assertive per esprimerti in modo più efficace.
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Bibliografia
Baggio, F. (2013). Assertività e training assertivo. Teoria e pratica per migliorare le capacità relazionali dei pazienti. Franco Angeli.
Zardini, D., & Baggio, F. (2013). Cos’è l’assertività. In F. Baggio, Assertività e training assertivo. Teoria e pratica per migliorare le capacità relazionali dei pazienti. Franco Angeli.